PARCO ARCHEOLOGICO DI SIBARI SIGLATO UN ACCORDO DI VALORIZZAZIONE

Il Comune di Corigliano-Rossano in prima fila  per la tutela e per nuove strategie di rilancio

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale – lo scorso lunedì – è stato preso atto dell’Accordo di Valorizzazione per il Parco Archeologico di Sibari, che vede l’adesione del Comune di Corigliano-Rossano insieme ad altri comuni del comprensorio, Enti di tutela ambientale, le due Arcidiocesi di Rossano-Cariati e Cassano all’Ionio, associazioni e privati, approvato in Giunta comunale.

  I beni culturali e ambientali devono essere fruibili e le strategie per la tutela e la valorizzazione devono essere integrate rafforzando la collaborazione fra pubblico e privato. Scopo dell’accordo è definire una comune strategia per la valorizzazione e promozione dei beni culturali e ambientali situati nell’area della Sibaritide, anche per il tramite di iniziative e attività di rilievo nazionale ed internazionale, nonché per la programmazione delle attività connesse all’attivazione del sistema museale regionale e nazionale integrato.

 Con il presente accordo, inoltre, le parti si impegnano a definire modalità di coordinamento e raccordo delle rispettive programmazioni in materia di beni culturali e ambientali nell’area della Sibaritide, nonché ad individuare azioni e ambiti tematici prioritari di intervento con lo scopo di definire modalità comuni volte al perseguimento delle finalità previste nell’Accordo.

«Questo per la valorizzazione del Parco Archeologico di Sibari è un accordo storico – ha commentato il Sindaco Flavio Stasi – oggetto di un incontro avuto con il direttore Filippo Demma, qualche settimana fa. Un accordo che mette insieme tutti gli attori del territorio per cercare finalmente una strategia comune atta a rendere massima la fruibilità del Parco e più in generale di tutto il territorio. Attiveremo collaborazioni con altri istituti, enti e università nel campo della ricerca, della conoscenza e valorizzazione del patrimonio naturalistico, demoetnoantropologico, archeologico e storico-artistico presente nel territorio regionale, nazionale ed internazionale e introdurremo ogni azione utile a far diventare il Parco e l’Alto Jonio cosentino sempre più attrattivo e appetibile».

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