Salimbeni: «Patrimonio storico dell’intera città»
Sono più di 400 anni che nel borgo marinaro di Schiavonea a maggio si tiene la Fiera dell’Ascensione e a novembre la Fiera dei Morti (le documentazioni disponibili fanno risalire le origini delle manifestazioni intorno all’anno 1600) entrambi eventi molto attesi, che attraggono un gran numero di persone da tutto il territorio.
In particolare, la Fiera di Maggio o dell’Ascensione – che, quest’anno si terrà nei giorni 6 e 7, organizzata con il sostegno delle locali ProLoco – richiama, come da tradizione, la presenza di molti operatori commerciali provenienti anche da regioni limitrofe e attualmente si svolge nelle aree del Lungomare di Schiavonea, in particolare nel tratto compreso tra Viale Cristoforo Colombo e Viale delle Libertà fino all’altezza di Via Torricelli.
Un evento che è un forte attrattore commerciale, stante la copiosa presenza di operatori del settore ambulante, tra i più penalizzati in questi anni di restrizioni e chiusure. La fiera di maggio storicamente è il luogo e il tempo dei commerci, intesi come incontri e scambi. Dopo anni, conserva il fascino semplice di uno spazio dedicato al commercio, fatto da persone, dove è ancora possibile immergersi nei colori, nei suoni, negli odori di una festa.
«La Fiera di Maggio è un patrimonio storico dell’intera città che questa Amministrazione intende tutelare e preservare nel rispetto di tutti – ha dichiarato il vicesindaco con delega al Commercio Maria Salimbeni – il nostro intento, sin dalla fine dell’emergenza Covid è stato quello di restituire alla città e al territorio questa antichissima tradizione commerciale e artigianale con l’auspicio che possa diventare un vero e proprio polo attrattivo per tutto l’hinterland e non solo».