È stata aggiudicata, con procedura aperta sulla piattaforma Mepa, la gara per l’espletamento dei lavori di “Costruzione dell’opera di contenimento di via Garibaldi e sistemazione/consolidamento della corte della Chiesa di Marco”, indetta a fine aprile, a cui hanno partecipato quindici ditte. Ad aggiudicarsi i lavori è stata l’ATI FATA SRL – EDIL SERVICE DI TERRANO.
Dopo i primi interventi di somma urgenza – nel novembre del 2020 quando a causa delle intense piogge franò una parte della rampa d’accesso – finanziati dalla Protezione Civile, ora con l’aggiudicazione della gara, partiranno i lavori definitivi.
«Si tratta di un progetto che è stato declinato per dare migliore risalto alla Chiesa di San Marco ed a tutto il contesto circostante. Una vera propria azione di riqualificazione di una splendida area del nostro territorio – ha dichiarato l’assessore all’Assetto del Territorio, Tatiana Novello – I lavori non si limiteranno alla costruzione di un opera di contenimento lungo via Garibaldi atta a sostenere la rampa di accesso sino al sagrato della chiesa di San Marco, ma prevederanno anche la sistemazione e il consolidamento della corte della chiesa, il ripristino della viabilità comunale, l’organizzazione di spazi da adibire ad aree di sosta/parcheggio e verrà rifatta tutta la pavimentazione della viabilità sia la parte che comprende lo slargo con la statua del leone che parte del tratto veicolare verso il basso. Particolare attenzione è stata posta nell’ideare una nuova illuminazione che sarà funzionale ad esaltare la bellezza dell’opera, garantendo sia la salvaguardia del patrimonio artistico che la piena sicurezza dei luoghi e ai residenti della zona.
«Con l’affidamento dei lavori si chiude una procedura amministrativa di cui la città può essere orgogliosa. L’intervento riguarderà l’intera area: non solo il muro franato, ma l’intera area, con pavimentazione, raccolta delle acque, nuova illuminazione che valorizzeranno tutta la zona di San Marco – ha affermato il sindaco Flavio Stasi – In pratica abbiamo trasformato una disgrazia sfiorata in una occasione di riqualificazione e miglioramento. C’è poi da essere orgogliosi perché siamo riusciti a finanziare quest’opera recuperando, con un lavoro tecnico-amministrativo pregevole, 700 mila euro dalla programmazione 2007-2013 che sarebbero andate certamente perduti. Inoltre, ricordo a me stesso che quando ci siamo insediati, nel 2019, c’erano ancora muri molto meno importanti di questo crollati dal 2015. Tenendo conto della complessità dell’intervento e dei tanti organi coinvolti, a partire da quelli di tutela dei beni culturali, quest’opera è stata pensata, progettata, autorizzata finanziata e sarà realizzata praticamente in tempi record. Sono felice che questa ferita causata dalle forti piogge venga rimarginata e che una frana sia stata trasformata in una ulteriore occasione di valorizzazione e riqualificazione del centro storico».