Stagione estiva, la lingua batte dove il dente duole

Stasi: «Estate 2022 solo primo tassello della promozione»

 

Quando un qualsiasi cittadino si rivolge agli organi di controllo per verificare la trasparenza dell’azione amministrativa, dovete sapere che più contento di me non c’è nessuno. Temo però che in questo caso, sarebbe stato più opportuno rivolgersi ad uno specialista di gastroenterologia, perché evidentemente lo spessore del calendario estivo, che ha abbracciato da spettacolari grandi eventi, alcuni in esclusiva, fino agli spettacoli, apprezzatissimi e seguitissimi, per i bambini, provoca ancora fortissimi bruciori di stomaco.

Andando con ordine, partiamo dalle fonti: chi parla è rappresentante autorevole di amministrazioni che – senza pandemie, senza carobollette, senza nessuna traccia sul territorio del loro passaggio – hanno lasciato circa 30 milioni di euro di debiti, di cui 16 milioni soltanto sui rifiuti (totalmente immotivati) che la nostra amministrazione ha dovuto coprire e rateizzare. Parlare di presunti debiti fuori bilancio è un po’ come se Schettino parlasse di sicurezza in mare.

Nel merito, si tratta di dati completamente sbagliati, forniti evidentemente di fretta da qualche nostalgico (oggi vanno di moda) ed analizzati con un dilettantismo che, onestamente, mi sorprende, che confondono la stagione estiva con la pianificazione annuale e generale, che inventa mancate coperture e mancati pagamenti, che è completamente scollegato dalla società e dalle procedure amministrative.

Ma la vera preoccupazione di ex assessori al turismo che saranno ricordati solo per i loro natali e per aver trasformato le stagioni estive in un franchising tra amici, deriva dalla consapevolezza che il calendario estivo 2022 è solo il primo tassello di un piano di promozione della città che è partito in ritardo solo a causa del Covid e che – mi spiace per loro – non si fermerà e sarà sempre più intenso ed importante.

Ma vi è un’altra questione. Il tentativo ridicolo di colpire chi oggi svolge ruoli gestionali perché, evidentemente, il percorso di rinnovamento del personale, con l’inserimento di persone indipendenti e preparate, fa venir meno qualche certezza politica del passato. Mi spiace per loro, ma anche questo fa parte del percorso di costruzione della città che, evidentemente, è stato scelto dalla comunità. Tutti devono lavorare solo ed esclusivamente per la città. 

È chiaro ci sia chi ha sperato e continua a sperare fino all’ultimo che le cose non funzionino (ricordate i commenti di alto profilo sul Ferragosto, che poi è stato un altro successo?) ed evidentemente gli sta andando molto male.

Io di questo sono davvero grato, perché in attesa delle festività natalizie, per le quali stiamo già lavorando sodo con un forte coinvolgimento anche di altre istituzioni e senza distinzione di colore (perché per noi le Istituzioni e la città vengono prima delle casacche), mi offre l’occasione di ricordare ciò che siamo riusciti a mettere in campo, nonostante le normative stringenti, le incertezze del covid; il fatto che per la prima volta abbiamo espletato un bando pubblico per i contributi – con tanto di commissione indipendente – che prima invece erano distribuiti a simpatia; che abbiamo partecipato ad un bando regionale eventi, intercettando 50 mila euro per la promozione del territorio. Ringrazio, di cuore.

Infine, una considerazione generale: avremmo potuto investire le risorse della stagione estiva per la realizzazione di una piscina olimpionica al Rinancchio, ma abbiamo ancora speranza di recuperare le strutture pubbliche che, chi commenta, ha regalato ai privati. Ci piacciono le sfide.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

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