RIFIUTI, I CONSIGLIERI REGIONALI SUPPORTINO I TERRITORI CON AZIONI CONCRETE

 

Rifiuti, Stasi: il Comune è andato ben oltre le proprie competenze

 

Avere dei rappresentanti dei territori nelle istituzioni extra-comunali dovrebbe essere utile, a prescindere dai colori politici, se questi si occupassero dei territori e non delle proprie poltrone.

È quindi doveroso precisare, rispetto alle solite arringhe difensive degli onorevoli locali, i quali temo non conoscano le leggi che votano, che l’Autorità Risorse Idriche e Rifiuti della Calabria ha già un commissario, Bruno Gualtieri, che quando è stato necessario si è sostituito all’Assemblea dell’ATO, per esempio, per approvare o non approvare i contratti.

La verità, che nessuno vuole dire perché si preferisce prendere in giro la propria gente, è che nessuno vuole la patata bollente dei rifiuti perché nessuno sa risolverla, per cui quando conviene la responsabilità è dell’ATO, quando non conviene invece decidono in Regione.

Aggiungo che il pasticcio del riordino del sistema rifiuti che ha creato scatole ingovernabili come gli ATO – che si reggono incredibilmente su un solo, ipercarico direttore – solo per passare la patata bollente ai Comuni, l’ha approvato un governo regionale di centrodestra nel 2014, mentre l’ultimo riordino, che possiamo battezzare “commissariamento a fasi alterne”, lo ha approvato il governo attuale. Forse sarebbe il momento di fare un poco, poco di autocritica.

Per quanto riguarda il comune di Corigliano-Rossano, non esiste altro comune che ha attivato contemporaneamente, grazie ad ordinanze del sindaco in sostituzione di provvedimenti regionali e provinciali (enti completamente inerti), due impianti di trattamento e due impianti di stoccaggio, per sopperire ad un sistema scassato che ha creato negli anni solo ed esclusivamente la Regione Calabria. È davvero imbarazzante leggere eletti di questa città che non lo sanno o fanno finta di non saperlo.

Non solo: nonostante la carenza di personale, abbiamo chiesto ed attivato un centro di costo – che temo che i ben pagati onorevoli non abbiano nemmeno capito cosa sia e che non c’entra nulla con i costi degli impianti – grazie al quale il Comune di Corigliano-Rossano sta supportando ATO e gestori per velocizzare le procedure. Forse gioverebbe a chi occupa scranni lussuosi in Regione che il sistema è così scassato che alcuni contratti del 2022 sono stati formalizzati a settembre, cioè dopo nove mesi di servizio, ma queste notizie nelle sfarzose stanze del Consiglio Regionale non arrivano.

Aggiungo che il mio esecutivo, oltre a fare tutto questo, ha anche rateizzato un debito di 16 milioni derivano dagli anni passati, su cui è meglio stendere un velo pietoso.

Infine, per quanto riguarda la riscossione della TARI, cioè l’altra rogna che continua ad essere mollata ai comuni senza alcun onore, forse bisognerebbe sapere che da tempo gli enti locali chiedono di centralizzare la riscossione, operazione finora impossibile a causa delle leggi inapplicabili (ed inapplicate) prodotte dalla Regione Calabria: basti pensare che nessuna ARO ha centralizzato il servizio di raccolta.

In conclusione: senza spirito polemico, se si vuole fare il bene del territorio, si vada negli uffici del Dipartimento Ambiente e dell’Autorità Regionale, cercando di produrre atti che sblocchino gli impianti ed individuino siti di conferimento, cercando di mettere insieme le istituzioni e non dividerle per i soliti miseri giochini elettorali. A soffrire questa situazione poco decorosa sono i quartieri, le contrade, le strutture ricettive, le attività, le persone: su queste cose non si gioca. Se si va nella direzione di individuare soluzioni, l’Amministrazione di Corigliano-Rossano c’è, sempre, senza distinzioni di colore politico.

Se si vuole invece strumentalizzarla politicamente, sulle responsabilità politiche di questo disastro – che sono cristalline e di certo non sono in capo ai comuni – posso scrivere un libro, ma non so a chi conviene.

IL SINDACO

FLAVIO STASI

Condividi