Dopo la disconoscenza dei percorsi amministrativi arriva quella sulle leggi regionali

Un’altra cantonata dell’onorevole Straface sui rifiuti

 

Che il consigliere regionale Pasqualina Straface non avesse nemmeno capito cosa fosse il Centro di Costo dell’Ato, deliberato dal Commissario Gualtieri su proposta e disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano e con il quale proveremo nei prossimi mesi a mitigare i problemi amministrativi del sistema rifiuti regionale, è stato già acclarato ieri.

Evidentemente per cercare di distogliere l’attenzione dall’ennesima pessima figura a seguito della solita nota “tanto per dire qualcosa”, ansiosamente il consigliere regionale di maggioranza sarà andata alla ricerca spasmodica di qualche appiglio con cui rimediare, facendo se possibile una figura ancora peggiore.

Intanto precisiamo che il Piano Rifiuti con il quale vengono stanziate svariate centinaia di migliaia di euro per nuovi impianti o per il revamping di quelli precedenti è stato emanato dalla Giunta Oliverio, ma è davvero imbarazzante leggere, a firma di un Consigliere regionale, che il Comune avrebbe a disposizione 45 milioni di euro. Sostanzialmente l’onorevole disconosce totalmente la Legge Regionale 14 del 2014, emanata da un governo di centro-destra, e l’intero riordino dei rifiuti regionali.

Di tutte le risorse stanziate dal Piano Rifiuti del 2016, i lavori realizzati sono prossimi allo zero, ma soprattutto neanche un euro è stato mai a disposizione di alcun comune della Calabria: la gestione delle gare per la realizzazione dell’impiantistica è stata mantenuta fino al 2020 – per precisa scelta degli uffici regionali – dal Dipartimento Politiche per l’Ambiente della Regione, per poi essere passata lentamente tra le competenze degli ATO ed ora, probabilmente opportunamente, dovrebbe ripassare nelle competenze del Commissario Regionale. Insomma, una cantonata olimpica, da medaglia d’argento.

Ma giacché il bronzo e l’argento non bastavano, nella stessa nota l’onorevole collezione la medaglia d’oro, quando addirittura sostiene che il Comune di Corigliano-Rossano avrebbe un debito con la “società incaricata del conferimento a Bucita” (certamente intendeva la società che gestisce l’impianto, anche se probabilmente non ne conosce la differenza), di cui il consigliere regionale forse vuole diventare agenzia di recupero crediti, seppur con pessimi risultati. Anche in questo caso totale disconoscenza del sistema, dal momento che il Comune di Corigliano-Rossano non ha alcun debito nei confronti della gestione dell’impianto poiché non ha alcun contratto, che anche in questo caso fa capo all’Ambito Territoriale.

Quindi, nuovamente, il consigliere regionale dimostra di aver parlato del centro di costo senza averne minimamente compreso la funzione del Centro di Costo, dal momento che proprio in queste ore, per esempio, l’ATO (anche grazie ai conferimenti di Corigliano-Rossano) ha la disponibilità economica per pagare proporzionalmente tutte le ditte contrattualizzate, ma non riesce a concludere la procedura amministrativa. Anche nel caso in esame il Comune di Corigliano-Rossano non c’entra nulla, se non nel porsi come risoluzione del problema nel prossimo futuro grazie all’iperattivismo dell’Amministrazione Comunale e nonostante il totale immobilismo delle sue rappresentanze extracomunali.

Giusto per dare una ulteriore informazione alla comunità e magari, sempre se si sforza di comprendere, anche a qualche consigliere regionale con ansia da prestazione, si sappia che con l’Amministrazione attuale i trasferimenti delle tariffe agli organi extra-comunali avvengono sistematicamente entro l’anno successivo, mentre sempre pochi mesi fa ci siamo dovuti fare carico di un debito di 16 milioni di euro proprio per le tariffe rifiuti non pagate alla Regione dal 2011 al 2018, sia per l’ex Comune di Corigliano che per l’ex Comune di Rossano.

Detto ciò, acclarata l’ennesima cantonata della Straface e preso atto del suo totale immobilismo istituzionale, ai cittadini interessa solo ed esclusivamente la risoluzione dei problemi, in questo momento causati dalla cronica assenza di impianti di conferimento per gli scarti, alla quale stiamo lavorando costantemente a stretto contatto con il Direttore dell’ATO e con il Commissario dell’Autorità Regionale.

 

IL SINDACO
FLAVIO STASI

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