Si è svolta la prima riunione della Commissione per il decentramento amministrativo, presieduta dal consigliere Uva, con la partecipazione attiva dei consiglieri Liliana Zangaro e Gianfranco Costa. L’incontro ha rappresentato un primo passo cruciale per discutere e definire le prossime azioni legate al progetto. È stato sottolineato che, qualora la minoranza volesse partecipare, sarebbe benvenuta, ma in ogni caso la Commissione procederà con determinazione verso gli obiettivi prefissati.
Nel corso della riunione, il presidente Uva ha ripercorso l’iter politico e normativo che, a partire dal 1989, ha portato a diverse modifiche riguardanti le autonomie territoriali. Questo lungo e complesso percorso legislativo costituisce il fondamento del progetto attuale, che punta a una gestione più partecipata e vicina ai cittadini, con un forte coinvolgimento delle comunità locali.
Nei prossimi giorni, la Commissione prenderà in esame anche le dichiarazioni di alcuni sindaci del comprensorio, che hanno recentemente espresso opinioni sul progetto. L’obiettivo è quello di instaurare un dialogo costruttivo, volto a coinvolgere un numero sempre maggiore di comuni e ampliare la partecipazione attiva. «Prevediamo di incontrare anche i sindaci dei comuni che in passato avevano già espresso il loro sostegno al decentramento», ha dichiarato Uva, sottolineando l’importanza di costruire una rete di collaborazione solida e coesa tra i diversi enti territoriali.
Il decentramento amministrativo viene ritenuto indispensabile per lo sviluppo del territorio, soprattutto in questa fase storica caratterizzata da rilevanti riforme legislative, come la revisione della Legge Delrio, che ridefinisce le competenze degli enti locali, e i progetti di fusione tra comuni. In parallelo, si lavora a rafforzare l’autonomia locale, con l’obiettivo di garantire una presenza più capillare di servizi e presidi, migliorando l’efficienza delle risposte alle esigenze della comunità.
Uno dei punti cardine del progetto sarà l’attiva partecipazione di tutte le componenti sociali. Non solo le istituzioni saranno coinvolte, ma anche i cittadini, i comitati locali, gli studenti e tutte le realtà che operano nel territorio. «Il decentramento non può essere realizzato senza il contributo di chi vive e anima quotidianamente le nostre comunità – ha sottolineato Uva –. Scuole, comitati, associazioni e singoli cittadini avranno un ruolo centrale nel processo decisionale e nella costruzione del progetto».
Il coinvolgimento attivo delle scuole e degli studenti è considerato fondamentale per educare le nuove generazioni alla partecipazione civica e per costruire una società più consapevole e coesa. L’approccio partecipativo sarà quindi inclusivo, permettendo a tutte le parti interessate di esprimere le proprie opinioni e contribuire allo sviluppo di una visione condivisa.
«Ci impegneremo a riunirci con regolarità e costanza – ha dichiarato il presidente Uva – per affrontare le perplessità e guidare tutti verso una nuova visione amministrativa. Lavoreremo senza individualismi, ma con spirito di concertazione e condivisione, perché il futuro del nostro territorio dipende da un impegno collettivo e dal contributo di tutti».